Dato il suo passato di ex colonia britannica appare quasi scontato che il sistema educativo malese si basi principalmente sul modello anglosassone: primary school, sceondary school, college e università . Essendo però la Malesia un paese a forte identità multiculturale, con una presenza di comunità cinese e indiana/tamil, oltre a numerose altre, un problema ricorrente è sempre stato quello di poter “governare” una società profondamente variegata sia per tradizioni culturali, linguistiche e religiose.
In Malesia esistono fondamentalmente due tipi di primary e secondary school: le “National School” o “Open School” aperte a qualsiasi ceppo etnico/religioso e le “Vernacular School” che, per quanto formalmente aperte a tutti, sono esplicitamente indirizzate ai singoli gruppi etnici: cinesi, tamil, malay. I percorsi scolastici successivi – College e Università – sono caratterizzati da un percorso “open”, quindi aperto agli studenti di qualsiasi origine etnica, culturale o religiosa presenti nel paese. La differenza principale è che nelle vernacular schools l’insegnamento avviene nelle lingue originarie (mandarino, tamil, malay), mentre nelle open schools – aperte a tutti – si usa la lingua malese o l’inglese come lingua franca per superare gli ostacoli linguistici e lo spinoso problema dell”equivalenza culturale di ogni lingua/etnia di appartenenza.
Tuttavia, la presenza di un iniziale pecorso scolatsico a doppia scelta, originariamente pensato a partire da criteri di equità e multiculturalismo, si sta rivelando un problema per l’amministrazione. Secondo stime recenti, circa il 90% dei ragazzi cinesi che intraprendono la carriera scolastica si iscrivono alle vernacular school in lingua cinese mentre circa il 70% dei malesi di orgine tamil si orientano verso le loro corrispondenti scuole etniche. Viceversa sono sempre più numerosi i malay che cominciano i loro studi nelle “open school”, ideate per favorire l”integrazione etnica e lo scambio multiculturale, che invece si stanno caratterizzando per accogliere in prevalenza studenti di etnia malay.
Il trend sembra tendere a favore di una iscrizione dei ragazzi da parte dei genitori presso le vernacular school piuttosto che alle open school anche a causa di costi generalmente più ridotti e di servizi/facilitazioni più vicine alle esigenze dei genitori. Le ricadute di questo sistema si stanno fanno sentire, oltre che dal lato dell”integrazione, anche sull”apprendimento di una lingua comune, come il bahasa malay, o una moderna lingua franca come l”inglese, creando inoltre degli scompensi quando gli studenti accedono all”Università.
D”altra parte i mutamenti politico/economici nazionali ed internazionali degli ultimi anni sembrano volgere a favore di una scelta orientata sempre più verso una diffusa tendeza all”iscrizione dei neo-studenti presso le Vernacular School. La tumultuosa crescita economica a livello internazionale della Cina fa si che i genitori cinesi tandano a far studiare ai propri figli la lingua di origine, nella variante del mandarino, perché vedono nella Cina la nuova leader economica mondiale del prossimo futuro:
Mother tongue education is hence important to us, as it not only represents our cultural roots, the Chinese language has also incidentally become probably the second most important language for commerce in the world. English competence in China is now limited to the elite academia, and the China businessmen have little or no knowledge of it. Hence if one is at all interested in business in China, competence in Mandarin will be imperative (http://educationmalaysia.blogspot.com/2005/06/national-vs-chinese-school-i.html)
Il Bahasa Melayu si trova così schiacciato tra la preponderanza delle lingue dei colossi asiatici come India e soprattutto Cina, ma anche dalle pressioni internazionali che spingono gli studenti a dotarsi in qualche modo di conoscenze di lingua inglese, lingua che caratterizza gli studi di tipo superiore e che permette ai giovani di interagire con realtà straniere e, specie come avviene nella capitale Kuala Lumpur, con i loro connazionali stessi in modo più moderno. I dati preoccupano il governo perché si sta verificando una erosione – lenta ma progressiva – del”insegnamento della lingua malese in particolare nei primi anni di carriera scolastica al punto tale che qualcuno ha provocatoriamente profetizzato la scomparsa della lingua malese.
D’altra parte la diffusione dell’inglese non solo è incentivato dai college o dalle università ma esercita una fortissima capacità di attrazione come utilizzo di una “lingua franca” da sempre più ampie fasce all”interno delle giovani generazioni universitarie:
While our mother tongue education is important, English language competence is likely to be of greater immediate importance. This is because the top universities which are recognised worldwide today, are located in the English speaking world, be it Oxbridge or the Ivy leagues. In addition, the bulk of the reference materials are of English language origin or at the very least, would have a translated version in English.(http://educationmalaysia.blogspot.com/2005/06/national-vs-chinese-school-i.html)
La Malesia sta attraversando un periodo di forte impulso economico/culturale/turistico, con un afflusso di investimenti stranieri e personale specializzato internazionale sempre più massiccio ed è giocoforza interagire con l’uso dell’inglese: è quindi un riflesso immediato dell”apertura del paese al mercato globale, alla necessità di ampliare le prospettive e gli investimenti futuri che possano garantire interscambi con l’Europa, l’America e il mondo anglosassone in particolare e per dare sempre di più un’immagine cosmopolita ed aperta del paese.
L’uso della lingua malese vs lingua inglese e il futuro del sistema educativo malese sono al centro di dibattiti politici e le pagine dei giornali. E questo è indice di quanto sia sentito il problema della multiculturalità e quali siano le direzioni che essa deve intraprendere nell’immediato futuro: la radicalizzazione delle scelte dei genitori di etnia non-malay volte a difendere e potenziare la propria identità culturale, le spinte politico economiche e religiose che vengono dai propri paesi/bacini di origine (la Cina, l’India, il mondo musulmano) hanno come altra faccia della medaglia la necessità di potenziare allo stesso tempo l’immagine della Malesia come paese a cultura anglofona e moderna. Alla fine se lo scontro etico/culturale/politico si deve basare sulla giusta interazione tra diffusione ed accettazione della lingua inglese e il rinnovato interesse verso la lingua cinese o tamil, l’unica vera vittima di questo processo nuovo ed in parte imprevedibile, rischia veramente di essere la sola lingua malese, cioé paradossalmente la lingua ufficiale della Malaysia.
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