L’UNESCO, a partire dagli anni ‘90, ha dichiarato patrimonio mondiale ben 33 siti nel sud-est-asiatico nei seguenti stati: Indonesia, Vietnam, Thailandia, Filippine, Malesia, Myanmar, Cambogia e Laos.
Di questi 33, 5 si trovano in Malesia.
Città d’interesse storico – culturale dichiarate dall’UNESCO:
Malacca (Malacca)
Malacca è uno dei siti storici più importanti della Malesia peninsulare, nonché luogo riconosciuto patrimonio mondiale dell’umanità dall’UNESCO dal 2008. Sede di uno dei più antichi sultanati della regione, la città di Malacca è stata occupata nel corso dei secoli da diverse potenze coloniali che se la sono contesa allo scopo di controllare i traffici commerciali del canale marittimo antistante. Vi si sono susseguiti difatti, portoghesi, olandesi e, per ultimi, gli inglesi. Non solo, la città è stata anche una delle basi dell’ammiraglio cinese Zheng He, e fu uno dei primi siti del Sud Est Asiatico ad avere un importante flusso migratorio cinese, che ha dato origine alla cultura locale Peranakan (anche chiamata baba-nyonya).
Georgetown (Penang)
Georgetown, insieme a Malacca, fu riconosciuta sito UNESCO nel 2008. Si tratta del primo insediamento inglese nel territorio malese.
Fondata da Sir Francis Light nel 1786, che ottenne il territorio dal sultano del vicino stato del Kedah in cambio della protezione di questi dal Siam e dai pirati. L’insediamento si espanse rapidamente e rappresentò a lungo la base più importante degli inglesi nella regione. La città prende il nome dal re Giorgio III ed è oggi la seconda città della Malesia per numero di abitanti. L’origine inglese della città è ancora evidente camminando nel centro storico di questa, con numerosi edifici in stile coloniale ed europeo, immersi però in un chiaro ambiente multietnico malay, cinese ed indiano, che caratterizza tutta la Malesia.
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