Tempio Indù
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Kuala Lumpur

Batu Caves

Misticismo, sacralità e natura alle porte di Kuala Lumpur

Le Batu Caves consistono in grotte calcaree situate ai margini di Kuala Lumpur, famose per ospitare al proprio interno una serie di templi induisti e rappresentare un sito religioso di primaria importanza per la regione: l’epicentro del Thaipusam.

Storia

Il nome Batu deriva da quello di un fiume delle vicinanze, il Sungei Batu (fiume roccioso in Malay). Le collina che ospita le caverne ha un’età geologica di circa 400 milioni di anni. In antichità i suoi anfratti sono stati utilizzati come riparo dalle popolazioni aborigene malesi. Attorno al 1860, il sito è stato utilizzato da contadini cinesi provenienti da un vicino villaggio per la raccolta di guano, utilizzato come fertilizzante. I primi studi naturalistici condotti nell’area risalgono al 1878, attraverso il lavoro del botanico inglese William Hornaday.

Fino a quell’epoca, l’area delle grotte e quella circostante non avevano conosciuto una collocazione propriamente spirituale. La corrente configurazione induista del sito è dovuta interamente a Thamboosamy Pillai, un ricco mercante indiano di stagno, che decise di dedicare un tempio all’interno della grotta dedicato al dio guerriero Murugan.

Con il passare degli anni il numero dei templi collocati al di fuori delle caverne e anche al loro interno è aumentato, diventando un elaborato complesso religioso.

Nel 1920 la scalinata, originariamente in legno, fu sostituita da una più solida in cemento, con i suoi attuali 272 scalini. Nel 2006, un’imponente statua dorata del dio Murugan è stata edificata alla base della scalinata. Con i suoi 42 metri, si tratta della statua dedicata a Murugan più alta del mondo.

Caratteristiche

Alla base delle caverne sono collocati alcuni templi induisti. Per esempio a Hanuman, il dio scimmia della mitologia indù, divinità a cui tradizionalmente vengono fatte offerte anche in denaro e associato al commercio.

Il primo tempio sulla sinistra posto davanti l’ingresso delle scale reca dei dipinti e bassorilievi che narrano la storia del Ramayana, di cui Hanuman è parte importante. C’è anche un museo e una gallerie, ricche di dipinti che descrivono la storia mitologica di Murugan e la sua battaglia contro il demoniaco Soorapadam. Non mancano numerosi ristorantini indiani e venditori di souvenir, arte e oggettistica sacra indù. Tutti i templi sono visitabili anche dai non devoti, purché le scarpe vengano rimosse prima di entrare nell’area sacra e si osservi un comportamento decoroso. Non è necessario rimuovere le scarpe per percorrere la scalinata antistante le caverne.

L’unico modo per raggiungere la grotta interna è scalando i 272 gradini collocati all’ingresso, tutti numerati. Nel percorso e anche all’interno della grotta stessa non è raro imbattersi in gruppi di macachi. Vivono cibandosi su quanto lasciato da devoti, turisti e dai ristoranti circostanti, e sono divenuti ormai parte della scenografia del luogo.

L’interno delle grotte ospitano, tra gli altri, il tempio più importante del sito, dedicato a Murugan, dio guerriero figlio di Shiva e Parvati. Si tratta di una divinità che raccoglie il maggior numero di devoti dalle popolazioni originarie del Tamil Nadu, uno Stato dell’India meridionale e dal quale provengono la maggioranza dei malesiani di etnia indù; i quali hanno conservato ancora oggi loro tradizioni religiose di origine.

Thaipusam

Le Batu Caves sono famose anche per essere il luogo associato per eccellenza col Thaipusam, evento religioso di importanza non solo per la comunità indiana di Malesia, ma di tutto il mondo, in rimembranza delle gesta di Murugan. Nel corso di quest’occasione, molti fedeli compiono un lungo pellegrinaggio devozionale, durante il quale vengono compiuti atti sacrificali rituali per dimostrare il proprio valore e la propria gratitudine alla divinità, alla quale vengono rivolte in cambio richieste di attenzioni e protezione. Il luogo da cui parte il pellegrinaggio è legato anch’esso alle origini delle caverne come luogo sacro, poiché si tratta del tempio di Sri Mahamariamman, ubicato nel centro storico di Kuala Lumpur, ed edificato dallo Thamboosamy Pillai, la personalità indiana a cui si deve l’erezione del primo tempio all’interno delle grotte di Batu nel 19° secolo.

Collegamenti

La stazione della metropolitana più vicina è la stazione dei treni Komuter (KTM) chiamata proprio Batu Caves. Il sito è raggiungibile dal centro di Kuala Lumpur anche con tassì o con autobus pubblici; alcuni di questi partono da Sentral Market.

Le Batu Caves sono sempre aperte negli orari diurni e pomeridiani e sono accessibili ai visitatori anche nel corso di funzioni religiose, anche della più solenne, cioè del Thaipusam. Nel corso di quest’ultimo, rimangono aperte anche nottetempo e la calca che si raduna nel perimetro del luogo di culto può essere imponente. Nel corso di questo evento è possibile trovare molto cibo preparato per l’occasione.

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  1. […] Batu Caves […]

  2. […] mi faccio una doccia e scendo a prendere la colazione per entrambi, oggi andremo a visitare le Batu Caves. Il sito è raggiungibile attraverso l’utilizzo della metropolitana, la stazione si chiama […]

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