La Chiesa del Cristo (Bovenkerk per gli olandesi o Christ Church secondo la denominazione anglosassone) è la più antica chiesa olandese che si trova al di fuori dei Paesi Bassi. Si trova nella città di Malacca di fronte alla Stadthuys (l’allora palazzo del governo olandese quando Malacca era occupata dall’Olanda) e un tempo all’interno delle mura della fortezza della vecchia città. Le mura della fortezza, purtroppo, sono state demoliti dagli inglesi agli inizi del XIX secolo, fatto salva per la porta principale, lasciata per volontà di Stamford Raffles, ancora oggi esistente.
Storia
Nel 1741, in commemorazione del centenario del passaggio di Malacca agli olandesi, che nel 1641 la tolsero ai portoghesi, primi coloni della penisola malese, la comunità locale cristiana decise di costruire un nuovo luogo di culto per sostituire quella che per ora era la loro principale chiesa – la Bovenkerk – situata sulla sommità della collina di San Paolo. La struttura venne inaugurata da Abraham de Wind, già governatore della città, benché il suo completamento richiese 12 anni e venne ultimato nel 1753. Lo stile in cui venne realizzata rifletteva quella di altri edifici olandesi d’Oriente, tra cui molti di quelli in Indonesia e Batavia.
Il controllo olandese di Malacca cessò ufficialmente nel 1824, quando venne firmato, a Londra, un accordo tra l’Inghilterra e l’Olanda per ratificare un altro trattato del 1814 che regolava le dispute territoriali nelle Indie Orientali. Il controllo di Malacca venne così trasferito alla Compagnia delle Indie Orientali inglese. Col passaggio di poteri, cambiò anche la consacrazione della Chiesa del Cristo, che dalla confessione riformata olandese passò alla confessione anglicana, con una funzione religiosa officiata dal vescovo di Calcutta. Gli inglesi effettuarono anche delle modifiche strutturali all’edificio, riducendo le dimensioni delle finestre e la creazione di un portico antistante la facciata e una sagrestia, nella metà del XVIII secolo. Il cambiamento più singolare rimane forse la tintura di rosso nel 1911 degli edifici circostanti e della Chiesa stessa, dapprima bianchi al tempo degli Olandesi. Questo colore caratterizza ancora oggi la parte centrale del quartiere olandese di Malacca.
Caratteristiche
La pianta geometrica della chiesa è un rettangolo di 82 metri per 42. I materiali utilizzati per la sua realizzazione furono travi di legno appartenenti ad alberi maestri delle navi dismesse nel porto vicino, mattoni olandesi, intonaco cinese e mattoni di granito per la pavimentazione.
All’interno della Chiesa, ci sono una serie di tavole in pietra commemorative appartenenti a defunti olandesi, armeni e inglesi.
Ciascuna tavola naturalmente custodisce una storia dimenticata. Storie dei figli e figlie che trovarono la loro strada in posti remoti dalla propria patria e che contribuirono al commercio Europeo durante il suo periodo di prosperità.
Su queste lapidi appaiono i nomi delle antiche famiglie olandesi che facevano parte della comunità nobile e che hanno contribuito al presidio della città. Nomi come De Wind, Westerhout, Neubronner e Koek sono gli antenati delle stesse famiglie che ancora oggi esistono in Malesia (perlopiù a Malacca o sullo Stretto) e Singapore.
La Chiesa è anche in possesso di una bella collezione di vasi d’argento estremamente rari e che risalgono al periodo olandese. Tuttavia, questa preziosa collezione è ora al sicuro in un caveau di una banca e non è esposta al pubblico salvo in rare occasioni.
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