Nel luglio 2008, la città malese di George Town, Penang, assieme a quella di Malacca, sono state ascritte all’elenco UNESCO dei luoghi patrimonio mondiale dell’umanità. Il riconoscimento è dovuto all’unicità architettonica e urbana, nonché all’eredità culturale del centro, testimone della presenza Sette e Ottocentesca europea in Asia, ma anche della fusione di etnie, religioni, cibi e culture che qui si sono incontrate e mescolate, sin dalla fondazione dell’urbe posta su un’isola all’inizio dello Stretto di Malacca.
Lo status di patrimonio mondiale dell’umanità ha consentito alla città di ricevere fondi e finanziamenti UNESCO con cui ristrutturare e curare il proprio patrimonio urbanistico e architettonico. Per coordinare le attività di restauro e di conservazione, è stato creato un ente apposito, il George Town World Heritage Inc. Le attività dell’ente sono quelle di coordinare le iniziative relative alla ristrutturazione di edifici, curando ad esempio corsi per operai e artigiani specializzati nel restauro delle tante palazzine antiche del centro. Particolare cura è richiesta infatti nell’utilizzo di materiali compatibili, nel restauro di infissi e motivi decorativi, mattonelle, ecc. che sono espressione di diversi periodi storici della George Town classica.
L’ente ha sede esso stesso presso un edificio coloniale, situato lungo Lebuh Acheh. L’ingresso è aperto anche ai visitatori occasionali. All’interno è possibile raccogliere alcune informazioni sul patrimonio storico di George Town, sugli eventi in corso, nonché sono in mostra alcuni reperti di materiali edilizi utilizzati negli edifici storici del centro.
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